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195 relazioni: Abundanzio, Addeo, Agilone, Agrippino (magister militum), Alarico I, Anatolio (console), Antemio, Antiochia di Siria, Apollonio (magister militum), Arbizione, Arbogaste, Arcadio, Ardaburio, Ardaburio (console 447), Ardaburio Aspare, Areobindo (console 434), Areobindo Dagalaifo Areobindo, Arinteo, Armazio, Arnold Hugh Martin Jones, Astirio, Augusta Treverorum, Avito, Bacurio l'Iberico, Baduario, Barbazione, Basilisco (imperatore), Battaglia di Adrianopoli (378), Battaglia di Mursa Maggiore, Bautone, Bonifacio (comes), Caduta dell'Impero romano d'Occidente, Cariobaude, Claudio Silvano, Comandante (grado militare), Comes limitis Aegypti, Comes per Isauriam, Comes tractus Argentoratensis, Conte, Costantino I, Costantino II, Costantino III (usurpatore), Costantinopoli, Costanzo Felice, Costanzo Gallo, Costanzo II, Costanzo III, Crispo, Dagalaifo, Diogeniano (magister militum), ... Espandi índice (145 più) »
Abundanzio
Abundanzio era di origine scita ed entrò nell'esercito romano sotto l'imperatore Graziano raggiungendo il prestigioso incarico di magister utriusque militiae sotto l'imperatore Teodosio I intorno all'anno 392; nel 393 fu console.
Vedere Magister militum e Abundanzio
Addeo
Nel 392 ricopriva la carica di comes domesticorum; in quell'anno ricevette una lettera dal retore Libanio, il quale l'accoglieva calorosamente al suo arrivo ad Antiochia.
Vedere Magister militum e Addeo
Agilone
Nel 354 Agilone aveva il rango di tribunus stabuli; successivamente assunse il comando di una schola (tribunus Gentilium et Scutariorum), una unità della guardia imperiale.
Vedere Magister militum e Agilone
Agrippino (magister militum)
Nativo della Gallia, fu comes e magister militum per Gallias tra il 452 circa e il 456/457. Fu inviato in Gallia per ripristinare l'ordine; secondo l'agiografia di Aniano, vescovo di Aurelianum (Orléans), fu ferito e miracolosamente guarito dal presbitero, e, come segno di benevolenza e ringraziamento, rilasciò tutti i prigionieri.
Vedere Magister militum e Agrippino (magister militum)
Alarico I
Fu inoltre magister militum per Illyricum, nominato nel 398 dall'imperatore Arcadio. Fu il primo vero re dei Visigoti, il ramo occidentale dei Goti, opposto agli Ostrogoti, che, dopo circa vent'anni di guerra ininterrotta, compresero la necessità della figura di un re che amministrasse il potere supremo e non fosse solo un consigliere o un condottiero.
Vedere Magister militum e Alarico I
Anatolio (console)
Anatolio fu magister militum per Orientem dal 433 al 446, raggiungendo il consolato nel 440, che tenne con l'imperatore d'Occidente Valentiniano III come collega.
Vedere Magister militum e Anatolio (console)
Antemio
Fu messo sul trono d'Occidente dall'imperatore d'Oriente Leone I, con la missione di restaurare il controllo sulle province perse, Africa e Gallia, ma fallì miseramente e fu ucciso dal proprio generale di origine germanica, Ricimero.
Vedere Magister militum e Antemio
Antiochia di Siria
Antiochia di Siria (l'odierna Antiochia in Turchia;; t2 o) o anche Antiochia sull'Oronte, fu fondata all'incirca nel 300 a.C. da Seleuco I Nicatore, uno dei generali di Alessandro Magno, e per più di due secoli fu la capitale del Regno dei Seleucidi.
Vedere Magister militum e Antiochia di Siria
Apollonio (magister militum)
Era imparentato con Saturnino, dato che suo fratello ne aveva sposato la figlia. Ben educato e pagano,Teodoreto, Lettere, 73.
Vedere Magister militum e Apollonio (magister militum)
Arbizione
Arbizione era magister equitum alla corte di Costanzo, probabilmente già durante l'usurpazione di Magnenzio (350-353).
Vedere Magister militum e Arbizione
Arbogaste
La prima menzione di Arbogaste risale al 380, quando seguì come subordinato il generale Bautone, il quale era stato inviato dall'imperatore d'Occidente Graziano, alla testa di un contingente militare, presso l'imperatore d'Oriente Teodosio I, che era impegnato nella difesa dei Balcani dai barbari dopo la gravosa sconfitta dell'imperatore Valente nella battaglia di Adrianopoli.
Vedere Magister militum e Arbogaste
Arcadio
Arcadio era il figlio maggiore di Teodosio I ed Elia Flaccilla e fratello di Onorio. Teodosio cominciò ad educare il figlio all'arte del governo sin dalla minore età; suo precettore fu Sant'Arsenio il Grande, che fu mandato a Costantinopoli nel 394 dall'imperatore di Roma su richiesta di Teodosio, che voleva che i figli fossero educati da uno degli uomini più colti dell'Impero; Arcadio ordì una congiura contro Sant'Arsenio, che fu però sventata.
Vedere Magister militum e Arcadio
Ardaburio
Ardaburio fu magister militum praesentalis, e nel 421 comandò le operazioni contro i Sasanidi.
Vedere Magister militum e Ardaburio
Ardaburio (console 447)
Era figlio di Ardaburio Aspare e quindi di origine alana e di religione ariana; aveva due fratelli, Ermenerico e Giulio Patrizio, e una figlia, Godistea.
Vedere Magister militum e Ardaburio (console 447)
Ardaburio Aspare
Aspare nacque attorno all'anno 400. Suo padre era Ardaburio, un alano che raggiunse il rango di magister militum praesentialis dell'esercito romano d'Oriente.
Vedere Magister militum e Ardaburio Aspare
Areobindo (console 434)
Areobindo era un goto che entrò a far parte della classe politica dell'Impero romano d'Oriente; suo figlio Dagalaifo fu console nel 461, suo nipote Areobindo Dagalaifo Areobindo tenne il consolato del 506.
Vedere Magister militum e Areobindo (console 434)
Areobindo Dagalaifo Areobindo
Rampollo di due influenti famiglie dell'epoca, Areobindo fu generale delle forze romane nella guerra contro i nemici di sempre, i Sasanidi, con alterne fortune.
Vedere Magister militum e Areobindo Dagalaifo Areobindo
Arinteo
Nel 355 era tribuno della schola armaturarum (una delle unità di cavalleria della guardia imperiale) in Rezia, sotto l'imperatore Costanzo II.
Vedere Magister militum e Arinteo
Armazio
Armazio giocò un ruolo decisivo nella ribellione di Basilisco contro Zenone, così come nella sua successiva caduta.
Vedere Magister militum e Armazio
Arnold Hugh Martin Jones
Jones è noto per due importanti opere, The Later Roman Empire, 284-602 ("Il tardo impero romano, 284-602", 1964) e The Prosopography of the Later Roman Empire (1971).
Vedere Magister militum e Arnold Hugh Martin Jones
Astirio
Astirio era figlio di un senatore, e come tale ricevette alla nascita il rango di vir clarissimus. Era Comes Hispaniae quando Gunderico, re dei Vandali, attaccò i Suebi, costringendoli a rifugiarsi nelle province basche: Astirio condusse l'esercito romano contro Gunderico, costringendolo ad abbandonare la Galizia e forzandolo ad accettare una pace (427).
Vedere Magister militum e Astirio
Augusta Treverorum
Augusta Treverorum (il cui significato latino era di "città di Augusto, nel paese dei Treveri") fu una città romana fondata sulle sponde del fiume Mosella nel territorio della tribù gallica dei Treveri della Gallia Belgica (oggi Treviri, in Germania).
Vedere Magister militum e Augusta Treverorum
Avito
Aristocratico gallo-romano, Avito s'adoperò nel suo pur breve regno a frenare la regressione dell'Impero romano d'Occidente alla sola Penisola italica.
Vedere Magister militum e Avito
Bacurio l'Iberico
Esponente della famiglia reale dell'Iberia caucasica, fu probabilmente costretto all'esilio dopo la pace del 363 fra Gioviano e Sapore II.
Vedere Magister militum e Bacurio l'Iberico
Baduario
Era genero dell'Imperatore Giustino II. Potrebbe essere stato il figlio o il nipote (di nonno) del Baduario magister militum e dux Scithiae.
Vedere Magister militum e Baduario
Barbazione
Barbazione fu nominato comes domesticorum («comandante della guardia») del caesar d'Oriente Costanzo Gallo dal 351 al 354.
Vedere Magister militum e Barbazione
Basilisco (imperatore)
Basilisco era il fratello dell'imperatrice Verina, moglie dell'imperatore Leone I. La sua parentela con l'imperatore favorì la carriera militare di Basilisco, che però terminò bruscamente nel 468, quando Basilisco condusse la disastrosa operazione contro il regno dei Vandali in Africa, in una delle più vaste operazioni militari dell'antichità.
Vedere Magister militum e Basilisco (imperatore)
Battaglia di Adrianopoli (378)
La battaglia di Adrianopoli ebbe luogo presso l'omonima città, sita nella provincia romana della Tracia, il 9 agosto 378 e si concluse con l'annientamento dell'esercito romano guidato dall'imperatore d'Oriente Valente ad opera dei Visigoti di Fritigerno.
Vedere Magister militum e Battaglia di Adrianopoli (378)
Battaglia di Mursa Maggiore
La battaglia di Mursa Maggiore fu combattuta nel 351 tra l'esercito dell'imperatore romano Costanzo II e le forze dell'usurpatore Magnenzio.
Vedere Magister militum e Battaglia di Mursa Maggiore
Bautone
La prima menzione di Bautone è collocabile attorno al 380, quando l'imperatore Graziano lo inviò, con il titolo di magister militum ed un esercito di rinforzo, ad assistere l'imperatore Teodosio I, che in oriente cercava di risollevare le sorti dell'impero dopo la disastrosa sconfitta dell'imperatore Valente ad Adrianopoli (378).
Vedere Magister militum e Bautone
Bonifacio (comes)
Fu l'avversario di Flavio Ezio. Alto ufficiale romano in Africa, dove fu in rapporti con Agostino, a partire dalla morte dell'imperatore Costanzo III (421) divenne uno dei protagonisti della politica imperiale.
Vedere Magister militum e Bonifacio (comes)
Caduta dell'Impero romano d'Occidente
La caduta dell'Impero romano d'Occidente viene fissata formalmente dagli storici nel 476 d.C., anno in cui Odoacre depose l'ultimo imperatore romano d'Occidente, Romolo Augusto.
Vedere Magister militum e Caduta dell'Impero romano d'Occidente
Cariobaude
Il nome suggerisce un'origine germanica. Era magister militum per Gallias dell'imperatore Onorio, ma nel 407 la Gallia fu invasa dalle truppe dell'usurpatore Costantino III, e Cariobaude fuggì recandosi in Italia.
Vedere Magister militum e Cariobaude
Claudio Silvano
Silvano, che era cristiano, nacque in Gallia. Era figlio del generale franco Bonito, il quale aveva servito sotto Costantino I nella sua campagna contro Licinio.
Vedere Magister militum e Claudio Silvano
Comandante (grado militare)
Comandante è un titolo generico utilizzato per indicare il rango di un militare che detiene il comando di un reparto o una unità militare di una qualsiasi Forza armata, come pure di una fortezza o di un altro tipo di struttura o installazione militare.
Vedere Magister militum e Comandante (grado militare)
Comes limitis Aegypti
Il Comes limitis Aegypti era il comandante di truppe di comitatensi di un settore del limes romano orientale, nella diocesi d'Egitto. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum praesentalis I.
Vedere Magister militum e Comes limitis Aegypti
Comes per Isauriam
Il Comes per Isauriam era il comandante di truppe di comitatensi di un settore del limes romano orientale, nella diocesi d'Isauria. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum praesentalis II.
Vedere Magister militum e Comes per Isauriam
Comes tractus Argentoratensis
Il comes tractus Argentoratensis era il comandante di truppe di comitatensi della diocesi delle Gallie,Not.Dign., Occ., I. lungo il tratto di limes attorno alla fortezza legionaria di Argentoratae, nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.
Vedere Magister militum e Comes tractus Argentoratensis
Conte
Conte è un titolo nobiliare, diffuso in Europa, superiore al titolo di visconte e inferiore a quello di marchese. In età carolingia il titolo era usato per indicare genericamente un funzionario pubblico nella veste di governatore civile di un territorio, infatti, nelle fonti non è raro trovare indicati come comes anche aristocratici a cui era affidato il controllo di marche o ducati.
Vedere Magister militum e Conte
Costantino I
Costantino è una delle figure più importanti dell'Impero romano, che riformò largamente e nel quale permise e favorì la diffusione del cristianesimo.
Vedere Magister militum e Costantino I
Costantino II
Flavio Claudio Costantino, secondo figlio maschio di Costantino I, nacque ad Arelate, città che Costantino I rinominò in onore del figlio nel 328.
Vedere Magister militum e Costantino II
Costantino III (usurpatore)
Le province romane della Britannia avevano eletto usurpatori in rapida sequenza (Marco e Graziano) in risposta all'abbandono in cui erano state lasciate da Onorio, impegnato a difendere i territori continentali.
Vedere Magister militum e Costantino III (usurpatore)
Costantinopoli
Costantinopoli (Kōnstantīnoúpolis), o Nuova Roma (in latino Nova Roma, in greco, Néa Rhṓmē), o ancora la Città d'Oro, sono alcuni dei nomi e degli epiteti dell'odierna città di Istanbul, sulle rive del Bosforo, maggior centro urbano della Turchia.
Vedere Magister militum e Costantinopoli
Costanzo Felice
Servì sotto gli imperatori Valentiniano III e Teodosio II. Tra il 425 e il 430 fu magister utriusque militiae, comandando l'esercito in Italia, ma, a parte una citazione ne la Notitia dignitatum, non ha una considerazione pari a quella dei suoi subordinati (Bonifacio e Ezio) da parte delle fonti.
Vedere Magister militum e Costanzo Felice
Costanzo Gallo
A causa del suo governo giudicato fallimentare e odioso, l'imperatore Costanzo II, suo cugino e cognato, ne ordinò l'arresto e l'esecuzione.
Vedere Magister militum e Costanzo Gallo
Costanzo II
Nominato Cesare (imperatore subordinato a un Augusto) dal padre, assieme ai fratelli, alla morte di Costantino I assunse il potere nella parte orientale dell'Impero, lasciando gli altri fratelli a spartirsi l'Occidente.
Vedere Magister militum e Costanzo II
Costanzo III
Cristiano, nacque a Naissus (moderna Niš, in Serbia).Olimpiodoro, frammento 39.
Vedere Magister militum e Costanzo III
Crispo
Figlio di Costantino I e della sua prima moglie, Minervina, Crispo nacque nella parte orientale dell'impero, ma crebbe nella sede imperiale di Treviri, in Gallia, ed ebbe come pedagogo Lattanzio.
Vedere Magister militum e Crispo
Dagalaifo
Dagalaifo era un cittadino romano di religione pagana e di origine germanica. Nel 361 fu nominato comes domesticorum dall'imperatore Giuliano e inviato ad arrestare il generale Lucilliano, fedele al cugino di Giuliano Costanzo II, nella città di Sirmio.
Vedere Magister militum e Dagalaifo
Diogeniano (magister militum)
Diogeniano era un parente dell'imperatrice Ariadne, moglie degli imperatori Zenone (474-475, 476-491) e Anastasio I (491-518).
Vedere Magister militum e Diogeniano (magister militum)
Duca (Longobardi)
Presso i Longobardi, il duca era colui che, all'interno del sistema sociale longobardo, rivestiva il ruolo, politico e militare, di comandante di un insieme di "famiglie militari" (la fara), indipendentemente da un eventuale stanziamento territoriale.
Vedere Magister militum e Duca (Longobardi)
Duce (storia romana)
Dux (al plurale duces) è il termine latino che sta per condottiero o comandante militare (dal verbo ducere) e può essere riferito a chiunque comandi truppe, compreso un capotribù.
Vedere Magister militum e Duce (storia romana)
Dux Arabiae
Il Dux Arabiae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes romano orientale, nella diocesi d'Oriente della provincia d'Arabia.
Vedere Magister militum e Dux Arabiae
Dux Armeniae
Il Dux Armeniae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes romano orientale, nella diocesi pontica dai tempi di Costantino I. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum praesentalis II.
Vedere Magister militum e Dux Armeniae
Dux Belgicae secundae
Il Dux Belgicae secundae era il comandante di truppe di limitanei della diocesi delle Gallie,Not.Dign., Occ., I. lungo il tratto di limes della Gallia Belgica, nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.
Vedere Magister militum e Dux Belgicae secundae
Dux Daciae ripensis
Il Dux Daciae ripensis era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes danubiano, nella diocesi di Mesia I. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Illyricum.
Vedere Magister militum e Dux Daciae ripensis
Dux Foenicis
Il Dux Foenicis era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes romano orientale, nella diocesi d'Oriente della Siria Fenice. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Orientem.
Vedere Magister militum e Dux Foenicis
Dux Germaniae primae
Il Dux Germaniae primae era il comandante di truppe di limitanei della diocesi delle Gallie,Notitia dignitatum, Occ., I. lungo il tratto di limes della Germania superiore, nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.
Vedere Magister militum e Dux Germaniae primae
Dux Libyarum
Il Dux Libyarum era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes africano, nella diocesi d'Egitto. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum praesentalis I. Di questo comando militare non è pervenuta, però, alcuna indicazione diretta da parte della Notitia Dignitatum circa le reali disposizioni delle truppe di confine, come risulta dalla parte mancante in Oriente, XXX.
Vedere Magister militum e Dux Libyarum
Dux Mesopotamiae
Il Dux Mesopotamiae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes orientale, nella diocesi d'Oriente della Mesopotamia. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Orientem.
Vedere Magister militum e Dux Mesopotamiae
Dux Moesiae primae
Il Dux Moesiae primae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes romano danubiano, nella diocesi di Mesia I. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Illyricum.
Vedere Magister militum e Dux Moesiae primae
Dux Moesiae secundae
Il Dux Moesiae secundae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes romano danubiano, nella diocesi di Mesia II. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Thracias.
Vedere Magister militum e Dux Moesiae secundae
Dux Mogontiacensis
Il Dux Mogontiacensis era il comandante di truppe di limitanei della diocesi delle Gallie,Not.Dign., Occ., V.Not.Dign., Occ., I. lungo il tratto di limes medio renano (nei pressi della fortezza legionaria di Mogontiacum), nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.
Vedere Magister militum e Dux Mogontiacensis
Dux Osrhoenae
Il Dux Osrhoenae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes orientale, nella diocesi d'Oriente della Osroene. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Orientem.
Vedere Magister militum e Dux Osrhoenae
Dux Palaestinae
Il Dux Palaestinae era il comandante delle truppe limitanee di un settore del limes orientale, nella diocesi d'Oriente della Palestina. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Orientem.
Vedere Magister militum e Dux Palaestinae
Dux Scythiae
Il Dux Scythiae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes danubiano, nella diocesi di Scytia minor. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Thracias.
Vedere Magister militum e Dux Scythiae
Dux Sequanicae
Il Dux Sequanicae era il comandante di truppe di limitanei della diocesi delle Gallie,Not.Dign., Occ., V.Not.Dign., Occ., I. lungo il tratto di limes alto renano, a sud della fortezza legionaria di Argentoratae), nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.A.K.Goldsworthy, Storia completa dell'esercito romano, (2007), p.204.
Vedere Magister militum e Dux Sequanicae
Dux Syriae
Il Dux Syriae era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes orientale, nella diocesi d'Oriente della Siria. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum per Orientem.
Vedere Magister militum e Dux Syriae
Dux Thebaidos
Il Dux Thebaidos era il comandante di truppe limitanee di un settore del limes africano, nella diocesi d'Egitto. Suo diretto superiore era al tempo della Notitia dignitatum (nel 400 circa), il magister militum praesentalis I.
Vedere Magister militum e Dux Thebaidos
Dux tractus Armoricani et Neruicani
Il Dux tractus Armoricani et Neruicani era il comandante di truppe di limitanei della diocesi delle Gallie,Not.Dign., Occ., I. lungo il tratto di limes della Gallia Lugdunense, nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.
Vedere Magister militum e Dux tractus Armoricani et Neruicani
Edobico
Edobico sostenne l'usurpazione di Costantino III contro Onorio: quando l'usurpatore venne assediato a Valentia (moderna Valence) dal generale visigoto Saro (407), comandante delle truppe fedeli a Onorio, furono i rinforzi di Edobico e dal magister militum Geronzio a salvarlo.
Vedere Magister militum e Edobico
Egidio (generale romano)
Nella crisi che colpì l'impero romano d'Occidente dopo la metà del V secolo Egidio si ritagliò un territorio indipendente nella Gallia settentrionale, che difese con successo da Visigoti e Burgundi.
Vedere Magister militum e Egidio (generale romano)
Ellebico
Fu nominato magister militum per Orientem nel 383, in sostituzione di Ricomere. In tale capacità, corrispondette con l'oratore antiocheno Libanio e con Gregorio Nazianzeno, che gli scrisse per chiedergli una raccomandazione.
Vedere Magister militum e Ellebico
Epitoma rei militaris
L'Epitoma rei militaris (conosciuta anche come De re militari o con il titolo italiano di «L'arte della guerra») è un'opera in lingua latina scritta da Publio Vegezio Renato tra la fine del IV e gli inizi del V secolo.
Vedere Magister militum e Epitoma rei militaris
Equizio
Nel 364 era tribunus scholae primae scutariorum, quando fu nominato comes rei militari dell'Illirico; l'anno successivo fu elevato al rango di magister equitum et peditum della stessa regione, dopo aver informato l'imperatore Valente dell'usurpazione di Procopio.
Vedere Magister militum e Equizio
Eraclio di Edessa
Nativo di Edessa, era figlio di Floro. Le fonti lo descrivono frettoloso e impetuoso, mancante di previdenza e prudenza. Prima del 468 ricopriva probabilmente la carica di comes rei militaris per l'Oriente; fu inviato con delle truppe a sostenere i Lazi contro i Sasanidi e gli Iberici, ma i suoi alleati non riuscirono a rifornire adeguatamente le sue truppe ed Eraclio fu costretto a ritirarsi.
Vedere Magister militum e Eraclio di Edessa
Eraclio I
Il suo regno fu segnato da diverse campagne militari. L'anno in cui Eraclio salì al potere, l'impero fu minacciato su più frontiere. Eraclio scacciò i Sasanidi persiani dall'Asia Minore e si spinse in profondità nel loro territorio, surclassandoli nettamente nel 627 nella battaglia di Ninive.
Vedere Magister militum e Eraclio I
Esercito romano
Lesercito romano (militia o exercitus in lingua latina) fu l'insieme delle forze militari terrestri e di mare che servirono l'antica Roma nella serie di campagne militari che caratterizzarono la sua espansione, dall'epoca dei sette re alla Repubblica romana e all'epoca imperiale, fino al definitivo declino occidentale.
Vedere Magister militum e Esercito romano
Flavio Castino
Dopo la morte di Costanzo III (421), Onorio rimase l'unico imperatore d'Occidente. Il suo eventuale successore avrebbe dovuto essere il futuro Valentiniano III, che però era all'epoca molto giovane.
Vedere Magister militum e Flavio Castino
Flavio Claudio Giuliano
Membro della dinastia costantiniana, fu Cesare in Gallia dal 355; un pronunciamento militare nel 361 e la contemporanea morte del cugino Costanzo II lo resero imperatore fino alla morte, avvenuta nel 363 durante la campagna militare in Persia.
Vedere Magister militum e Flavio Claudio Giuliano
Flavio Dalmazio (cesare)
Morì nel 337, durante le purghe che colpirono la famiglia imperiale dopo la morte di Costantino.
Vedere Magister militum e Flavio Dalmazio (cesare)
Flavio Eugenio
Di lui si hanno poche notizie certe, tranne che, all'epoca della sua investitura, ricopriva la carica di magister scriniorum (capo della cancelleria).
Vedere Magister militum e Flavio Eugenio
Flavio Eusebio (console 347)
Padre di Eusebio, Ipazio e di Eusebia, si imparentò con l'imperatore Costanzo II quando la figlia lo sposò nel 353 circa.
Vedere Magister militum e Flavio Eusebio (console 347)
Flavio Ezio
Flavio Ezio è famoso per la sua vittoria su Attila presso i Campi Catalaunici, dove i Romani inflissero una pesante sconfitta all'esercito degli Unni.
Vedere Magister militum e Flavio Ezio
Flavio Oreste
Fu l'ultimo generale romano a tentare di salvare l'impero, ormai prossimo al collasso.
Vedere Magister militum e Flavio Oreste
Flavio Pompeo
Pompeo era un aristocratico di discendenza imperiale, in quanto nipote dell'imperatore Anastasio I: suo padre era Flavio Secondino, console e praefectus urbi, sua madre Cesaria era sorella di Anastasio; fratello di Ipazio, console nel 500, cugino di Probo, console nel 502, sposò Anastasia, da cui ebbe un figlio.
Vedere Magister militum e Flavio Pompeo
Flavio Sigisvulto
Venne mandato nel 427 a comandare la guerra in Africa contro un generale ribelle, Bonifacio, dopo che i precedenti generali erano stati uccisi da lui, guadagnandosi probabilmente il titolo di comes Africae, che era stato di Bonifacio.
Vedere Magister militum e Flavio Sigisvulto
Flavio Teodosio
In quanto padre dell'imperatore Teodosio I, è considerato il capostipite della casata di Teodosio; per distinguerlo dal figlio, gli storici lo chiamano talvolta Teodosio il Vecchio o Teodosio Seniore.
Vedere Magister militum e Flavio Teodosio
Flavio Valente Giovino
Sotto Giuliano fu magister armorum per Gallias, ma all'elevazione al trono di Gioviano venne destituito. Nel 365 era magister equitum, e fu scelto dall'imperatore Valentiniano I per sostituire Dagalaifo al comando delle truppe romane impegnate a contenere gli sconfinamenti degli Alamanni nel territorio imperiale; Giovino preparò ed equipaggiò bene le proprie truppe e attese la mossa degli Alamanni.
Vedere Magister militum e Flavio Valente Giovino
Fravitta
Fravitta faceva parte della nobiltà gota, ed era pagano, ragione per la quale venne lodato da Eunapio. Il suo popolo aveva stretto un accordo con l'imperatore Teodosio I (382), in base al quale i Goti sarebbero stati accolti nell'impero, stanziandosi nel basso Danubio col rango di foederati.
Vedere Magister militum e Fravitta
Gainas
All'inizio della sua carriera, Gainas era un semplice soldato dell'esercito, ma già nel 394 era salito nella gerarchia militare, visto che l'imperatore Teodosio I gli affidò il comando del contingente di foederati barbari durante la campagna contro l'usurpatore Eugenio.
Vedere Magister militum e Gainas
Gaisone
Gaisone era un ufficiale del comandante delle truppe renane Magnenzio, il quale si ribellò contro l'imperatore Costante I il 18 gennaio 350.
Vedere Magister militum e Gaisone
Generale
Generale (più formalmente ufficiale generale) è un grado militare che indica una persona appartenente alla più elevata categoria degli ufficiali.
Vedere Magister militum e Generale
Giordane (console 470)
Figlio del vandalo Giovanni, alla morte dell'imperatore Teodosio II nel 450, l'imperatrice Elia Pulcheria permise che Giordane si rivalesse su Crisafio per la morte del proprio padre.
Vedere Magister militum e Giordane (console 470)
Giovanni (console 499)
Giovanni tra il 492 e il 499 fu magister militum praesentalis d'Oriente. In questa qualità fu uno dei due generali dell'imperatore Anastasio I nella guerra isaurica (492–497), assieme a Giovanni Scita.
Vedere Magister militum e Giovanni (console 499)
Giovanni (magister militum 514-515)
Giovanni era imparentato con l'imperatore Anastasio I. Nel 514 era console onorario e magister militum praesentalis, dunque comandante in capo di uno dei due eserciti posti a difesa di Costantinopoli.
Vedere Magister militum e Giovanni (magister militum 514-515)
Giovanni Scita
Giovanni era un ufficiale dell'esercito dell'Impero romano d'Oriente. Nel 482 fu inviato in Illirico assieme a Moschiano, per combattere contro gli Ostrogoti di Teodorico l'Amalo.
Vedere Magister militum e Giovanni Scita
Gioviano
Figlio del comes domesticorum Varroniano, Gioviano divenne comandante dei protectores domestici (primicerius) dell'esercito di Giuliano, dopo le dimissioni del padre.
Vedere Magister militum e Gioviano
Giustiniano (generale di Costantino III)
Nel 407 Costantino "III" fu proclamato imperatore dalla truppe romane di stanza in Britannia, contro il legittimo imperatore Onorio; l'usurpatore elevò al rango di magister militum, con il comando delle truppe galliche, Giustiniano e il franco Nebiogaste.
Vedere Magister militum e Giustiniano (generale di Costantino III)
Giustino (console 540)
Giustino era il figlio maggiore di Germano Giustino, il cugino dell'imperatore bizantino Giustiniano, e fratello del generale Giustiniano. Console per l'anno 540, seguì le orme del padre dimostrandosi un ottimo generale: combatté contro gli Slavi nei Balcani e contro i Sasanidi in Oriente.
Vedere Magister militum e Giustino (console 540)
Gomoario
Durante la sua carriera tradì due usurpatori, Vetranione e Procopio.
Vedere Magister militum e Gomoario
Graziano
Sotto l'influenza del vescovo di Milano, Ambrogio, l'imperatore Graziano avviò una politica fortemente anti-pagana. Rifiutò di assumere la tradizionale carica di pontefice massimo, eliminò i privilegi dei collegi sacerdotali pagani e fece togliere dal senato romano l'altare della Vittoria.
Vedere Magister militum e Graziano
Guerre romano-persiane
Per guerre romano-persiane si intende quel complesso di ostilità a bassa o alta intensità che oppose l'Impero romano ai Persiani, Parti prima, Sasanidi poi.
Vedere Magister militum e Guerre romano-persiane
Gundioco
Secondo la Lex Gundobada, il nonno del re burgundo Gundobado sarebbe stato Gundicaro,Lex Gundobada, III. che dunque sarebbe il padre di Gundioco.
Vedere Magister militum e Gundioco
Gundobado
Era figlio del re dei Burgundi Gundioco; secondo un'ipotesi del XIX secolo, la madre potrebbe essere stata una sorella del patrizio Ricimero.
Vedere Magister militum e Gundobado
Illo (generale)
Di origine isaurica, aveva un fratello di nome Aspalio o Appalio, un secondo fratello di nome Trocundo e un fratellastro di nome Lilingis.
Vedere Magister militum e Illo (generale)
Imperatore romano
Per imperatore romano (in latino Imperator Romanus o Imperator Caesar Augustus, Princeps et Dominus, "Imperatore Cesare Augusto, principe e signore", somma dei vari titoli detenuti durante la storia romana; in greco Βασιλεὺς τῶν Ῥωμαίων, Basilèus tôn Rhōmàiōn, "Imperatore dei Romani/Romei") si intende comunemente oggi il capo dell'Impero romano a partire dal 27 a.C., quando il Senato conferì a Gaio Giulio Cesare Ottaviano il titolo di Augusto.
Vedere Magister militum e Imperatore romano
Impero bizantino
LImpero bizantino (o Impero romano d'Oriente) è stato un impero di cultura prevalentemente greca, separatosi dalla parte occidentale, di cultura quasi esclusivamente latina, dopo la morte di Teodosio I nel 395.
Vedere Magister militum e Impero bizantino
Impero romano
LImpero romano fu lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questa voce si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicata con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto), al 395, quando, dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.
Vedere Magister militum e Impero romano
Impero romano d'Occidente
LImpero romano d'Occidente venne a costituirsi come entità pienamente autonoma e distinta dalla parte orientale al momento della morte dell'Imperatore Teodosio I (395), quando l'Impero venne diviso tra i suoi due figli e l'Occidente lasciato nelle mani di Onorio.
Vedere Magister militum e Impero romano d'Occidente
Invasioni barbariche del IV secolo
Le invasioni barbariche del IV secolo (305-378) costituiscono un periodo quasi ininterrotto di scorrerie di genti armate, inizialmente per fini di saccheggio e bottino sulla scorta di quelle del secolo precedente e in seguito trasformate in migrazioni di massa di interi popoli, appartenenti alle popolazioni che gravitavano soprattutto lungo le frontiere settentrionali dell'Impero Romano.
Vedere Magister militum e Invasioni barbariche del IV secolo
Invasioni barbariche del V secolo
Invasioni barbariche è il termine con il quale è generalmente indicato in Italia il periodo delle irruzioni e migrazioni delle popolazioni cosiddette "barbariche" (germaniche, slave, sarmatiche e di altri popoli.
Vedere Magister militum e Invasioni barbariche del V secolo
Ipazio
*Ipazio – nome proprio di persona italiano maschile.
Vedere Magister militum e Ipazio
Ipazio (console 500)
Ipazio era un aristocratico di discendenza imperiale, in quanto nipote dell'imperatore Anastasio I: suo padre era Flavio Secondino, console e praefectus urbi, sua madre Cesaria, sorella di Anastasio; sua moglie era imparentata con l'influente Anicia Giuliana, legata alla casata di Teodosio.
Vedere Magister militum e Ipazio (console 500)
John Morris (storico)
È conosciuto soprattutto per l'opera The Age of Arthur (L'età di Artù, 1973), in cui cercò di ricostruire la storia della Britannia e quella dell'Irlanda nei "secoli bui" successivi al ritiro dei romani dalla Britannia, basandosi sugli sparuti resti archeologici e sulle cronache storiche dell'epoca.
Vedere Magister militum e John Morris (storico)
Legatus Augusti pro praetore
Con il termine di legatus Augusti pro praetore si designava nell'impero romano un governatore di provincia imperiale di rango senatorio munito di imperium delegato dal principe munito di fons Honorum.
Vedere Magister militum e Legatus Augusti pro praetore
Licinio
Licinio nacque in Moesia da una famiglia di umili contadini daci, probabilmente attorno al 265.
Vedere Magister militum e Licinio
Lingua latina
Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.
Vedere Magister militum e Lingua latina
Litorio
Tra il 435 e il 437 fu Comes rei militaris in Gallia. Con l'aiuto di un contingente di ausiliari unni, Litorio combatté contro i ribelli dell'Armorica, sconfiggendoli.
Vedere Magister militum e Litorio
Longino (console 486)
Longino aveva una madre di nome Lallis o Lalis, una moglie di nome Valeria e una figlia di nome Longina. Quando il fratello Zenone fu deposto da Basilisco e inseguito dall'esercito imperiale in Isauria (475), Longino venne catturato dal generale Illo e tenuto prigioniero per un decennio: Illo, che era stato un sostenitore di Basilisco, passò poi dalla parte di Zenone, che contava di controllare proprio in virtù della prigionia di Longino.
Vedere Magister militum e Longino (console 486)
Lucilliano
Nel 350 l'imperatore romano Costanzo II era alla frontiera orientale, al comando dell'esercito romano impegnato in una campagna contro i Sasanidi, quando fu raggiunto dalla notizia che suo fratello Costante I, imperatore in Occidente, era stato ucciso dall'usurpatore Magnenzio.
Vedere Magister militum e Lucilliano
Lupicino
Lupicino venne nominato (359) magister equitum dell'esercito della Gallia da Giuliano, cesare dell'imperatore romano Costanzo II, come successore di Severo.
Vedere Magister militum e Lupicino
Maggioriano
Comandante militare di un certo successo, salì al trono dopo aver deposto l'imperatore Avito. Il suo regno fu caratterizzato da una politica estera volta a restaurare il controllo romano sulle province perdute – in particolare Gallia, Hispania e Africa – e da una politica interna avente lo scopo di risollevare le finanze imperiali, garantendo al contempo equità e giustizia.
Vedere Magister militum e Maggioriano
Magister equitum
Il Magister equitum (comandante della cavalleria) nella Repubblica romana era un grado militare che veniva assegnato e tolto da un dittatore.
Vedere Magister militum e Magister equitum
Magister equitum per Gallias
Il Magister equitum per Gallias era il comandante di comitatensi, avente funzione anche di Comes dell'intera diocesi delle Gallie,Not.Dign., Occ., I. nell'ambito dell'armata imperiale costituita dal Numerus intra Gallias.
Vedere Magister militum e Magister equitum per Gallias
Magister militum
Magister militum (in latino: "comandante dei soldati") era un grado usato nel tardo Impero romano entrato in uso dalla fine del regno di Costantino I e poi evolutosi con Teodosio I. Era l'equivalente romano del Generale in quanto comandante supremo dell'esercito; più specificatamente il magister militum era a capo di un esercito in una Prefettura del pretorio mentre il magister militum praesentalis aveva il comando supremo dell'esercito.
Vedere Magister militum e Magister militum
Magister peditum
Il magister peditum ("comandante della fanteria"), carica istituita dall'imperatore romano Costantino I, era il comandante delle forze di fanteria dell'esercito romano su base locale, per esempio in Gallia, Spagna, Britannia ed Illirico.
Vedere Magister militum e Magister peditum
Magnenzio
Militare di origine barbarica, con la sua rivolta Magnenzio spezzò il dominio ininterrotto dei Costantinidi sulla pars Occidentis dell'impero, riuscendo a coagulare le forze sociali ostili al governo di Costante.
Vedere Magister militum e Magnenzio
Magno Massimo
La figura di Magno Massimo, rielaborata e romanzata, entrò a far parte del ciclo bretone attraverso uno dei racconti del Mabinogion in cui il condottiero viene indicato con il nome di Macsen Wledig.
Vedere Magister militum e Magno Massimo
Marcellino (generale romano)
Marcellino era amico di Flavio Ezio, magister militum dell'Imperatore romano Valentiniano III; quando Valentiniano assassinò Ezio, nel 454, Marcellino si ritenne dispensato dall'essere fedele all'imperatore, ritagliandosi di fatto un dominio in Dalmazia, che tenne come comes rei militaris dell'Illyricum.
Vedere Magister militum e Marcellino (generale romano)
Marciano (usurpatore)
Marciano era figlio dell'imperatore romano d'Occidente Antemio (467-472) e di Elia Marcia Eufemia, figlia dell'imperatore d'Oriente Marciano.
Vedere Magister militum e Marciano (usurpatore)
Martiniano (magister militum)
Fu nominato magister militum (probabilmente praesentialis I) dall'imperatore Zenone nel 478, quando Teodorico Strabone si era ribellato, per comandare l'esercito mandato contro il generale ribelle.
Vedere Magister militum e Martiniano (magister militum)
Mediolanum
Mediolanum era una città romana della Regio XI Transpadana. Il suo centro abitato corrisponde alla moderna Milano, la quale ne rappresenta l'evoluzione storica.
Vedere Magister militum e Mediolanum
Merobaude (console 377)
Flavio Merobaude servì sotto l'imperatore Giuliano (361-363); si occupò del trasferimento del suo corpo. Fu nominato magister militum dall'imperatore Valentiniano I, probabilmente nel 375 e partecipò alle campagne militari di quell'anno nel territorio dei Quadi.
Vedere Magister militum e Merobaude (console 377)
Merobaude (poeta)
Fu poeta laureato ufficiale dell'imperatore Valentiniano III e del patricius Flavio Ezio.
Vedere Magister militum e Merobaude (poeta)
Mundo (generale)
Di origini gepide e addirittura figlio di un re dei Gepidi, suo padre si chiamava Giesmo, mentre suo zio paterno era il re gepida Trapstila.
Vedere Magister militum e Mundo (generale)
Nebiogaste
Nel 407 Costantino III fu proclamato imperatore dalla truppe romane di stanza in Britannia, contro il legittimo imperatore Onorio; l'usurpatore elevò al rango di magistri militum, con il comando delle truppe galliche, Giustiniano e il franco Nebiogaste.
Vedere Magister militum e Nebiogaste
Nevitta
Nevitta, come molti altri ufficiali dell'esercito romano del tardo impero, era di origine barbarica (germanica o franca) e di religione pagana.
Vedere Magister militum e Nevitta
Nicomedia
Nicomedia era un'antica città dell'Anatolia (dal greco, oggi la moderna İzmit in Turchia). Fu fondata attorno al 712/711 a.C. come colonia megarese con il nome di Astacus.
Vedere Magister militum e Nicomedia
Notitia dignitatum
La Notitia dignitatum et administrationum omnium tam civilium quam militarium ("Ragguaglio di tutti i ranghi e uffici sia civili che militari") è un documento redatto da un anonimo e attribuito dagli studiosi ad un periodo compreso tra la fine del IV secolo e l'inizio del regno dell'Imperatore romano d'Occidente Valentiniano III (425-455).
Vedere Magister militum e Notitia dignitatum
Onorio (imperatore)
Definito "l'imperatore indifferente" da Edward Gibbon, dimostrò tutta la sua inettitudine nell'amministrare l'impero, insofferente dinanzi a invasioni, rivolte e perdite di alcune province.
Vedere Magister militum e Onorio (imperatore)
Patricio
Nativo della Frigia, fu un uomo giusto e leale, ma poco scaltro. Nel 500 esercitò il consolato con Ipazio come collega. Tra il 500 e il 518 fu magister militum praesentialis.
Vedere Magister militum e Patricio
Plinta
Era un goto, imparentato con Ardaburio Aspare, forse suo suocero, e padre di Armanzio. Plinta era un ariano della setta dei Psatiriani (i seguaci di Marino di Tracia), che a Costantinopoli, nel 419, si ricongiunsero agli altri ariani.
Vedere Magister militum e Plinta
Prefetto del pretorio
Il prefetto del pretorio (ma più correttamente «prefetto al pretorio», dal latino: praefectus praetorio) fu una figura dell'amministrazione militare e civile dell'Impero romano.
Vedere Magister militum e Prefetto del pretorio
Proconsole
Proconsole (dal latino proconsul) era un promagistrato romano, a volte ex console incaricato di governare una provincia romana. Come un propretore, il proconsole era qualcuno che agiva al posto di (pro) un magistrato ufficiale.
Vedere Magister militum e Proconsole
Procopio (magister militum)
Discendeva dall'usurpatore Procopio (365-366), a sua volta imparentato con la dinastia costantiniana, e sposò la figlia del potente prefetto del pretorio Flavio Antemio (405-414), da cui ebbe il futuro imperatore d'Occidente Antemio.
Vedere Magister militum e Procopio (magister militum)
Publio Vegezio Renato
Appartenente al ceto più alto dell'aristocrazia tardoromana (detenne il rango di vir illustris), fu ricco possidente e, contro quello che si potrebbe pensare in quanto autore dell’Epitoma rei militaris, non fu un soldato di professione, anzi dovette essere certamente estraneo alla vita militare, anche perché nel suo trattato militare si astiene da riferimenti pratici alla vita del campo.
Vedere Magister militum e Publio Vegezio Renato
Remisto
Remisto era un visigoto, come attestato dal suo nome germanico. L'imperatore d'Occidente Avito lo insignì nel 456 di un'alta carica militare, nominandolo probabilmente magister militum (nel qual caso potrebbe trattarsi del ruolo di magister militum praesentalis), e lo elevò al rango di patricius: si trattava del primo magister militum dalla morte di Flavio Ezio nel 454 e del primo magister militum barbaro in assoluto.
Vedere Magister militum e Remisto
Restauratio Imperii
Per Restauratio Imperii (o Renovatio Imperii) si intende il progetto espansionistico dell'Imperatore romano d'Oriente Giustiniano I, volto a riconquistare il territorio appartenente al crollato Impero romano d'Occidente.
Vedere Magister militum e Restauratio Imperii
Ricimero
Flavio Ricimero era un germano cristiano ariano, per metà svevo e per metà visigoto, figlio di un principe degli Svevi e della figlia di Vallia, re dei Visigoti.
Vedere Magister militum e Ricimero
Ricomere
Era probabilmente figlio di Teutomere e zio di Arbogaste, un altro generale romano di origine franca; sposò Ascyla, da cui ebbe Teodimiro, re dei Franchi.
Vedere Magister militum e Ricomere
Riforma costantiniana dell'esercito romano
La riforma costantiniana dell'esercito romano rappresentò un momento importante nella riorganizzazione delle armate romane, che vide nel primo Imperatore cristiano, Costantino I, l'adeguamento della macchina da guerra romana alle nuove esigenze della politica estera lungo le frontiere imperiali, rimasta in vigore per il IV secolo.
Vedere Magister militum e Riforma costantiniana dell'esercito romano
Roma
Roma (AFI) è la capitale dell’Italia. È il capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e disciplinato dalla legge dello Stato.
Vedere Magister militum e Roma
Rusticio
Rusticio fu nominato magister militum per Thracias dall'imperatore Leone I; nel 464 fu sostituito da Basilisco, cognato dell'imperatore.
Vedere Magister militum e Rusticio
Sabiniano (console 505)
Sabiniano era figlio di un generale illirico, Sabiniano Magno, e sposò una nipote dell'imperatore Anastasio I, da cui ebbe Anastasio Paolo Probo Sabiniano Pompeo Anastasio, console del 517.
Vedere Magister militum e Sabiniano (console 505)
Sabiniano Magno
Nel 479, a Edessa, ricevette i codicilli con la sua nomina a Magister militum per Illyricum dalle mani del patricius Adamanzio, succedendo in questa carica ad Unulfo.
Vedere Magister militum e Sabiniano Magno
Saturnino (console 383)
Saturnino era probabilmente cristiano: è accertato che abbia ospitato un vescovo, che abbia donato un monastero e che sia stato brevemente in contatto con Gregorio Nazianzeno.
Vedere Magister militum e Saturnino (console 383)
Sebastiano (generale romano)
Sebastiano era dux Aegypti nel 356-358: in quel periodo era in corso uno scontro tra gli ariani e i niceni, e Sebastiano si schierò dalla parte del vescovo ariano Giorgio di Alessandria, costringendo i sostenitori del concilio di Nicea ad abbandonare le loro chiese.
Vedere Magister militum e Sebastiano (generale romano)
Sebastiano (magister militum)
Sebastiano era un buon soldato e un cristiano cattolico, genero del potente Bonifacio, comes Africae negli anni 420. Nel 432 Bonifacio fu elevato al rango di magister militum praesentalis e patricius dall'imperatrice Galla Placidia nel 432; quello stesso anno combatté e vinse la battaglia di Ravenna contro il suo avversario, il generale romano Ezio, ma morì poco dopo per le ferite riportate in battaglia.
Vedere Magister militum e Sebastiano (magister militum)
Serdica
Serdica (o Sardica) fu in origine un oppidum dei Traci (il toponimo deriva forse dal nome celtico della tribù dei SerdiCassio Dione Cocceiano, Storia romana, LI, 25.4.), che oggi corrisponde alla città di Sofia in Bulgaria.
Vedere Magister militum e Serdica
Sirmio
Sirmio (in latino: Sirmium), l'attuale Sremska Mitrovica in Serbia, fu un'importante città della Pannonia romana lungo il fiume Sava. L'attuale regione della Sirmia ha preso il nome da questa città.
Vedere Magister militum e Sirmio
Spagna romana
Per Spagna romana (Hispania) si intende quel periodo storico in cui la penisola iberica passò sotto controllo romano. Espulsi i Cartaginesi dalla costa mediterranea occupata della Hispania nel corso della seconda guerra punica (206 a.C.), Roma fondò la nuova provincia e iniziò una lenta occupazione della penisola, che si prolungò per buona parte del II secolo a.C.
Vedere Magister militum e Spagna romana
Stilicone
De facto esercitò la reggenza della parte occidentale dell'impero romano dalla morte di Teodosio I, sotto l'impero del giovane figlio di Teodosio I, Onorio, senza riuscire a imporre la sua autorità anche all'Impero romano d'Oriente.
Vedere Magister militum e Stilicone
Tardo impero romano
Il tardo impero romano o basso impero romano rappresentò l'ultima parte della storia politica romana che va dalla presa di potere di Diocleziano nel 284 alla caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476, anno in cui Odoacre depose l'ultimo imperatore legittimo, Romolo Augusto.
Vedere Magister militum e Tardo impero romano
Teodorico
Fu re degli Ostrogoti dal 474 e sovrano del Regno ostrogoto in Italia dal 493.
Vedere Magister militum e Teodorico
Teodorico Strabone
Teodorico Strabone era un capo dei Goti di Tracia. Figlio di Triarius, aveva due fratelli, una moglie di nome Sigilda e un figlio chiamato Recitach; era imparentato con il potente generale alano, nonché magister militum, Ardaburio Aspare tramite la moglie di costui, zia di Teodorico.
Vedere Magister militum e Teodorico Strabone
Teodosio
Fu l'ultimo imperatore dell'impero romano prima della separazione tra Pars Occidentalis e Pars Orientalis. Nel 380 con l'editto di Tessalonica fece del Cristianesimo la religione unica e obbligatoriaCodex Theodosianus, 16, 1.2 dell'Impero; per questo fu chiamato Teodosio il Grande dagli scrittori cristiani e le Chiese orientali lo venerano come santo (San Teodosio I il Grande, commemorato il 17 gennaio).
Vedere Magister militum e Teodosio
The Prosopography of the Later Roman Empire
The Prosopography of the Later Roman Empire («Prosopografia del tardo impero romano»), spesso abbreviato in PLRE, è un'opera in tre volumi, che descrive ogni persona attestata dalle fonti storiche coeve che sia vissuta nel mondo dell'impero romano tra il 260 e il 641.
Vedere Magister militum e The Prosopography of the Later Roman Empire
Thema
Il termine thema (in greco antico θέμα; al plurale θέματα, thémata) designa le circoscrizioni che nel VII secolo furono create per opera dell'imperatore bizantino Eraclio I, al fine - almeno inizialmente - di rinnovare l'assetto amministrativo e territoriale di tutto l'impero.
Vedere Magister militum e Thema
Timasio
Ufficiale di Valente, nominato comes e magister equitum da Teodosio I nel 386, dal 388 al 395 ricoprì la carica di magister peditum et equitum, e fu console nell'anno 389.
Vedere Magister militum e Timasio
Traustila (magister militum)
Nell'anno 480 è citato come Magister militum per Orientem; in quello stesso anno fu coinvolto in un tentativo di cospirazione contro l'imperatore Zenone, insieme al prefetto del pretorio d'Oriente Dionisio e a Epinico, ma la congiura fu scoperta e i cospiratori messi a morte.
Vedere Magister militum e Traustila (magister militum)
Trocundo
Era fratello di Illo, un altro generale bizantino; entrambi erano originari dell'Isauria.
Vedere Magister militum e Trocundo
Unulfo
Unulfo era uno sciro, fratello di Odoacre e come lui cresciuto alla corte di Attila re degli Unni, che entrò a far parte dell'esercito romano e ne salì i gradi negli anni 470.
Vedere Magister militum e Unulfo
Ursicino (generale romano)
Nel 351 o nel 352, all'inizio del governo di Costanzo Gallo Cesare sulle province orientali (351-354), scoppiò una insurrezione degli Ebrei: la rivolta fu spenta nel sangue da Ursicino, che uccise migliaia di ribelli (anche quelli inabili alle armi) e distrusse le città di Diocesarea, Tiberiade e Diospoli.
Vedere Magister militum e Ursicino (generale romano)
Valente (imperatore)
Valente e suo fratello Valentiniano nacquero entrambi 70 km ad est di Sirmio, nella città di Cibalae, rispettivamente nel 328 e nel 321.
Vedere Magister militum e Valente (imperatore)
Valentiniano I
Ufficiale di origine pannonica, affidò le regioni orientali al fratello minore Valente, e poco dopo, nel 367, associò al trono anche il figlio Graziano.
Vedere Magister militum e Valentiniano I
Valentiniano II
Valentiniano nacque nel 371, figlio dell'imperatore Valentiniano I e di sua moglie Giustina; era il secondo figlio maschio di Valentiniano, che aveva avuto Graziano da un precedente matrimonio, e uno dei quattro figli della coppia, insieme alle sorelle Galla, Grata e Giusta.
Vedere Magister militum e Valentiniano II
Valila Teodosio
Fu vir clarissimus et inlustris, comes e magister utriusque militiae dal 471 fino ad almeno il 476, quindi dal regno dell'imperatore Antemio fino a quello di Odoacre: il titolo è attestato nella Carta Conutiana, con la quale il 17 aprile 471 fondò e dotò una chiesa in una sua proprietà nel territorio di Tivoli, oltre che sul sedile a lui riservato nell'Anfiteatro Flavio.
Vedere Magister militum e Valila Teodosio
Varanes
Il suo nome suggerisce una origine persiana; suo padre era rinomato. Nel 393 era alla corte di Costantinopoli; probabilmente seguì Teodosio I in Occidente nel 394, per rimanere poi lì sotto Onorio.
Vedere Magister militum e Varanes
Vetranione
Nato in Mesia di umili origini, Vetranione fu un soldato e un ufficiale esperto, servendo sotto Costantino I e diventando magister militum sotto il di lui figlio Costante I, imperatore dell'Italia e delle regioni danubiane.
Vedere Magister militum e Vetranione
VII secolo
Nasce l'islam.
Vedere Magister militum e VII secolo
Vitaliano (console 520)
Vitaliano nacque a Zaldapa in Mesia Inferiore (solitamente identificata con l'odierna Abrit in Bulgaria nordorientale).
Vedere Magister militum e Vitaliano (console 520)
Vittore (generale romano)
Di origine sarmata e di credo cristiano, servì sotto l'imperatore Costanzo II e poi sotto il di lui cugino e successore Giuliano, che lo nominò comes.
Vedere Magister militum e Vittore (generale romano)
Zenone (console 448)
Proveniva dall'IsauriaGiordane, 333; Evagrio, ii.15. e aveva un fratello, morto prima del 448. Suo padre si chiamava probabilmente Longino.
Vedere Magister militum e Zenone (console 448)
Zenone (imperatore)
Di origine isaurica e per questo considerato quasi un barbaro dal popolo di Costantinopoli, Zenone iniziò la carriera militare nella guardia imperiale; ottenne presto il favore dell'imperatore Leone I, che vide in lui la persona adatta a ridimensionare l'influenza del potente generale germanico Ardaburio Aspare.
Vedere Magister militum e Zenone (imperatore)
Zosimo (storico)
Secondo Fozio, Zosimo visse a Costantinopoli e fu essenzialmente conte e advocatus fisci, ossia avvocato fiscale. Ulteriori notizie provengono da cenni nella sua opera: Zosimo doveva essere pagano, visto che critica il cristianesimo dell'imperatore Costantino ed esalta le virtù del "restauratore" del paganesimo Giuliano.
Vedere Magister militum e Zosimo (storico)
318
018.
Vedere Magister militum e 318
354
Anno di pubblicazione del Cronografo del 354.
Vedere Magister militum e 354
392
Questo anno è l'ultimo registrato nella Cronaca universale alessandrina.
Vedere Magister militum e 392
446
046.
Vedere Magister militum e 446
462
062.
Vedere Magister militum e 462
471
071.
Vedere Magister militum e 471
477
077.
Vedere Magister militum e 477
517
017.
Vedere Magister militum e 517
529
Regole benedettine.
Vedere Magister militum e 529
Conosciuto come Magister militum per Armeniam, Magister militum per Gallias, Magister militum per Illyricum, Magister militum per Orientem, Magister militum per Thracias, Magister militum praesentalis, Magister militum praesentialis, Magistri Militum.