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36 relazioni: Anna Laura Lepschy, Aspetto verbale, Avverbio, Categoria grammaticale, Condizionale, Congiuntivo, Coniugazione (linguistica), Corrispondenza biunivoca, Desinenza, Flessione (linguistica), Funzioni del linguaggio, Gerundio, Giulio Lepschy, Imperativo, Indicativo, Infinito (modo), Infisso (linguistica), Levitico, Lingua spagnola, Linguistica, Luca Serianni, Marcatezza, Ottativo, Paradigma (linguistica), Participio, Perifrasi, Prefisso, Preghiera, Proposizione reggente, Proposizione subordinata, Raffaele Simone, Sintassi, Suffisso, Tema (morfologia), Tempo (linguistica), Verbo.
- Liste di linguistica
- Modi verbali
Anna Laura Lepschy
Figlia di Arnaldo Momigliano e Gemma Segre, entrambi di origine ebraica, ha sposato Giulio Lepschy. Laureata al Somerville College di Oxford, ha diretto il dipartimento di italianistica dello University College di Londra.
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Aspetto verbale
Laspetto verbale (spesso semplicemente aspetto) è una categoria grammaticale che esprime l'articolazione temporale interna della situazione espressa dal verbo.
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Avverbio
Lavverbio ("vicino al verbo", calco del επίρρημα, epìrrhēmaBeccaria, Dizionario di linguistica, 2004, cit., pp. 112-113.) è una parte del discorso invariabile con funzione di "modificatore semantico".
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Categoria grammaticale
Una categoria grammaticale è "ogni classe di opzioni grammaticali complementari e omogenee". Tale omogeneità è definita dalla essenzialità di alcune fondamentali esperienze cognitive dell'uomo, quali la distinzione tra i generi maschile, femminile e neutro; la collocazione di un dato evento nel tempo e l'eventuale indicazione della sua durata; l'indicazione della numerosità di determinati oggetti (unicità o molteplicità).
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Condizionale
Il condizionale è un modo verbale abbastanza comune nelle lingue europee. Viene usato soprattutto per indicare un evento o situazione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione.
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Congiuntivo
Il congiuntivo è un modo verbale di diverse lingue, comprese la lingua italiana e le altre lingue romanze, la cui funzione basilare è quella di indicare un evento soggettivo, irreale, non sicuro, ipotetico o non rilevante.
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Coniugazione (linguistica)
In linguistica, la coniugazione di un verbo (dal latino coniugatio, 'unione', da coniugere, letteralmente 'porre sotto lo stesso giogo'.) è il complesso sistematizzato delle forme verbali prodotte dal meccanismo di flessione verbale.
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Corrispondenza biunivoca
In matematica una corrispondenza biunivoca tra due insiemi X e Y è una relazione binaria tra X e Y, tale che ad ogni elemento di X corrisponda uno ed un solo elemento di Y, e viceversa ad ogni elemento di Y corrisponda uno ed un solo elemento di X. In particolare, la corrispondenza biunivoca è una relazione di equivalenza.
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Desinenza
Il termine desinenza (dal latino desinĕre, "terminare") è usato fin dal XVI secolo per indicare in diversi contesti linguistici la parte finale di una parola.
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Flessione (linguistica)
In linguistica, si definisce flessione un meccanismo di formazione delle parole in cui una parola viene modificata per esprimere varie categorie grammaticali, come il genere, il numero, la persona, il caso, il tempo, il modo, l'aspetto, la diatesi, la definitezza o l'animatezza.
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Funzioni del linguaggio
Facendo riferimento al modello matematico della comunicazione di Claude Shannon e Warren Weaver (1948-49), si presuppone che ogni atto di comunicazione linguistica, ad esempio verbale, faccia intervenire perlomeno sei variabili distinte.
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Gerundio
Il gerundio è un modo indefinito (o forma nominale del verbo) della lingua italiana utilizzato per indicare un processo considerato nei suoi riferimenti ad un secondo avvenimento.
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Giulio Lepschy
Fratello dello scienziato Antonio Lepschy, si è formato all'Università di Pisa (come allievo della Scuola Normale Superiore), dove si è laureato in glottologia, quindi ha perfezionato i suoi studi all'Università di Zurigo e alla Oxford University.
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Imperativo
Limperativo è un modo verbale. È usato per esprimere esortazioni e si distingue in questo dagli altri modi: se infatti l'indicativo o il condizionale (e normalmente il congiuntivo) vengono generalmente usati per le asserzioni, con l'imperativo si possono formulare divieti, preghiere o consigli in maniera più o meno perentoria.
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Indicativo
L'indicativo è il modo principale di molte lingue. La sua funzione è quella di indicare un evento o situazione non condizionata da incertezze, ed è in genere il modo basilare, non marcato, che si oppone agli altri, che sono in qualche modo marcati.
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Infinito (modo)
Linfinito è un modo verbale usato in quasi tutte le lingue indoeuropee. È la forma normalmente scelta per il lemma dei verbi nei dizionari ed in genere non è riferita ad alcuna persona grammaticale (io, tu, lui, lei); dispone del tempo presente e di quello passato.
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Infisso (linguistica)
Un infisso è un elemento linguistico di formazione delle parole che, a differenza del suffisso, dell'interfisso e del prefisso, non viene aggiunto alla radice della parola, ma inserito all'interno della radice stessa.
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Levitico
Il Libro del Levitico (ebraico ויקרא wayqrà', "e chiamò", dall'incipit greco Λευιτικόν, levitikòn; latino Leviticus) o Terzo Libro di Mosè è il terzo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana.
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Lingua spagnola
Lo spagnolo (nome nativo: español), detto anche castigliano (castellano), è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze della famiglia delle lingue indoeuropee.
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Linguistica
La linguistica è lo studio scientifico del linguaggio verbale umano e delle sue strutture. Essa include lo studio della fonetica, della grammatica, del lessico, della morfologia, della sintassi e della testualità.
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Luca Serianni
Allievo di Arrigo Castellani, si laureò in Lettere con lode nel 1970. Professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", condusse indagini su vari periodi e aspetti della storia della lingua italiana, dal Medioevo in poi.
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Marcatezza
La marcatezza è un concetto linguistico basato sul confronto tra due o più forme linguistiche: una forma marcata è una forma non basilare o meno naturale; essa si contrappone alla forma non marcata, che è la forma basilare o neutrale.
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Ottativo
L'ottativo (dal latino optativus, aggettivo derivato dal verbo optare, desiderare, sott. modus) è un modo della coniugazione verbale frequente nelle lingue indoeuropee antiche.
Vedere Modo (linguistica) e Ottativo
Paradigma (linguistica)
In grammatica, il termine paradigma ha solitamente due accezioni distinte. Può indicare: su treccani.it.
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Participio
Il participio è un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo. Deve il suo nome al fatto che partecipa (in latino partem capit, cioè prende parte) a queste categorie.
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Perifrasi
La perìfrasi (dal greco antico pèri e phrazein, ovvero "dire intorno") è una figura retorica che consiste nel sostituire una o più parole in una frase con altre che ne richiamino il senso o lo veicolino in modo più suggestivo o efficace.
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Prefisso
Un prefisso, in linguistica, è un morfema che è affisso all'inizio di un lessema per modificarne o precisarne il significato. Il processo morfologico che lo riguarda si chiama "prefissazione".
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Preghiera
La preghiera è una delle pratiche comuni in molte religioni. Essa consiste nel rivolgersi alla dimensione del sacro con la parola o con il pensiero; gli scopi della preghiera possono essere molteplici: invocare, chiedere un aiuto, chiedere una grazia, chiedere perdono, lodare, ringraziare, santificare, o esprimere devozione o abbandono.
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Proposizione reggente
La proposizione reggente è una proposizione che regge una proposizione subordinata. Il concetto di proposizione reggente è quindi un concetto relativo e non assoluto: erroneamente si tende ad identificare sempre e comunque la proposizione reggente con la proposizione principale, ma in realtà una proposizione è reggente solo rispetto ad un'altra.
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Proposizione subordinata
Una proposizione subordinata (o dipendente) è una proposizione che dipende da un'altra proposizione. Non ha un'autonomia sintattica (se considerata da sola), ed è retta da preposizioni, locuzioni avverbiali, pronomi o congiunzioni.
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Raffaele Simone
Laureato nel 1966 a Roma in Filosofia, ha studiato anche matematiche e diritto. Ha perfezionato la sua formazione in Germania.
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Sintassi
La sintassi, o sintattica (dal greco σύνταξις, sýntaxis, "associazione, organizzazione"), è la branca della grammatica e della linguistica che studia i diversi modi in cui i codici dei linguaggi si uniscono tra loro per formare una proposizione.
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Suffisso
Il suffisso, in linguistica, è un elemento che è posto alla fine di un tema o di una radice per formare una parola. Esso può anche aggiungersi a una parola già compiuta, formando, per derivazione, una parola suffissata (suffissazione).
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Tema (morfologia)
In morfologia il tema è quella parte della parola che rimane dopo essere stata separata dalla desinenza.
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Tempo (linguistica)
In linguistica, il tempo è una categoria grammaticale. Insieme al modo e all'aspetto struttura il sistema di coniugazione verbale. Tale categoria indica il momento in cui l'azione espressa dal verbo viene collocata dal parlante, sia rispetto all'istante in cui viene prodotto l'enunciato (es.
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Verbo
Il verbo (dal latino verbum, "parola") è una parte del discorso variabile, che indica un'azione che il soggetto compie o subisce, l'esistenza o uno stato del soggetto, il rapporto tra il soggetto e il nome del predicato.
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Vedi anche
Liste di linguistica
- Lista di Swadesh
- Lista di casi grammaticali
- Modo (linguistica)
- Stati e regioni multilingue
Modi verbali
- Condizionale
- Congiuntivo
- Debitivo
- Imperativo
- Iussivo
- Logica aletica
- Modo (linguistica)
- Ottativo
Conosciuto come Modalità (linguistica), Modalità linguistica, Modi definiti, Modi finiti, Modi indefiniti, Modo finito, Modo indefinito, Modo verbale.