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29 relazioni: Aquileia, Boi, Cibele, Colonia (insediamento), Console (storia romana), Consoli repubblicani romani, De oratore, Gaio Flaminio (console 187 a.C.), Gaio Lelio, Gens Cornelia, Gneo Cornelio Scipione Calvo, Gneo Domizio Enobarbo (console 192 a.C.), Lucio Cornelio Scipione Asiatico, Lucio Manlio Acidino Fulviano, Lucio Quinzio Flaminino, Lusitani, Manio Acilio Glabrione (console 191 a.C.), Marco Tullio Cicerone, Megulia Dotata, Ostia (città antica), Pessinunte, Plinio il Vecchio, Publio Cornelio Scipione, Quinto Ennio, Repubblica romana, Roma, Seconda guerra punica, Senato romano, Valerio Massimo.
Aquileia
Aquileia (AFI:; Aquilee in friulano standard, Aquilea nella variante locale, Olee o, Aglar o Aglay in tedesco) è un comune italiano di abitanti dell'ex provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia.
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Boi
I Boi (sing. Boio) o Galli Boi furono una popolazione celtica dell'Età del ferro originaria dell'Antica Gallia, dove erano stanziati fin dal VI secolo a.C., o dell'Europa centrale, forse dalla stessa regione che ancor oggi porta il loro nome: Boemia.
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Cibele
Cibele (greco: Κυβέλη Kybelē; latino: Cibelis; dal frigio Matar Kubileya/Kubeleya, forse "Madre della Montagna") è un'antica divinità anatolica, venerata come Grande Madre Idea, dal monte Ida presso Troia,Tina Squadrilli,Vicende e monumenti di Roma, Staderini Editore, 1961, Roma, pag.
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Colonia (insediamento)
Una colonia (derivante dal latino colere, cioè "coltivare") è un insieme di persone che si trasferiscono, spontaneamente o per iniziativa della madrepatria, in un altro luogo dove rimangono uniti in una comunità.
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Console (storia romana)
Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.
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Consoli repubblicani romani
Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.
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De oratore
Il De oratore (in italiano A proposito dell’oratore) è un'opera di genere retorico scritta da Marco Tullio Cicerone tra il 55 e il 54 a.C. Il testo, facente parte della cosiddetta "trilogia retorica" assieme al Brutus e allOrator, è strutturato in tre libri sotto forma di dialogo platonico.
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Gaio Flaminio (console 187 a.C.)
Figlio del console Gaio Flaminio Nepote, sconfitto da Annibale ed ucciso nella battaglia del Trasimeno. Fu questore nel 210 a.C. in Spagna con Publio Cornelio Scipione.
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Gaio Lelio
Fu uno dei migliori amici e più stretti collaboratori di Publio Cornelio Scipione Africano, che seguì in Spagna e in Africa durante la seconda guerra punica come prefetto della flotta, legato e questore.
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Gens Cornelia
Cornelius (fem. Cornelia) era il nomen di una gens patrizia tra le più importanti dell'antica Roma, ricompresa nelle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
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Gneo Cornelio Scipione Calvo
Suo padre era Lucio Cornelio Scipione (Lucius Cornelius L.f. Scipio), figlio di Lucio Cornelio Scipione Barbato, censore nel 280 a.C., console nel 276 a.C. Suo fratello minore era Publio Cornelio Scipione, padre del più famoso Publio Cornelio Scipione Africano Maggiore.
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Gneo Domizio Enobarbo (console 192 a.C.)
Fu edile plebeo nel 196 a.C. con Caio Curione ed, assieme al collega, portò in giudizio numerosi pecuarii; con le multe raccolte costruì un tempio dedicato a Fauno sull'isola Tiberina, che venne completato nel 194 a.C..
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Lucio Cornelio Scipione Asiatico
Fratello di Publio Cornelio Scipione, del quale fu legato in Spagna nel 207 a.C. - 206 a.C., Sicilia (205 a.C.) e Africa (204 a.C. - 202 a.C.), fu pretore nel 193 a.C. e console nel 190 a.C.
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Lucio Manlio Acidino Fulviano
È il figlio di Fulvio Flacco, che prese Capua; fu adottato da Lucio Manlio Acidino ed entrò come figlio adottivo nella famiglia dei Manlii, che trasforma secondo l'impiego il suo vecchio nomen, Fulvius in FulvianusVelleio Patercolo, Storia romana, libro II, 8 È pretore nel 188 a.C..
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Lucio Quinzio Flaminino
Nel 198 a.C., quando al fratello fu affidato il comando dell'esercito nella guerra contro Filippo V di Macedonia, a Lucio fu affidato il comando della flotta, con il compito di proteggere le coste italiane da possibili incursioni nemiche.
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Lusitani
I Lusitani furono una popolazione indoeuropea che abitò la parte più occidentale della penisola iberica che diventò in seguito la provincia romana della Lusitania, corrispondente all'incirca all'odierno Portogallo a sud del fiume Duero e alla regione di confine portoghese con l'attuale Estremadura spagnola.
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Manio Acilio Glabrione (console 191 a.C.)
Tribuno della plebe nel 201 a.C. si oppose alla richiesta del console Gneo Cornelio Lentulo, il quale chiedeva per sé la provincia d'Africa, assegnata invece a Publio Cornelio Scipione per unanime voto delle tribù.
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Marco Tullio Cicerone
Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.
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Megulia Dotata
Suo padre, il console Gneo Cornelio Scipione Calvo, desiderava che lei potesse essere maritata per avere un successore, ma essendo lui in Spagna non poteva accompagnarla con la dote; scrisse quindi al Senato romano che, su consiglio della moglie di lui, decise e presentò la somma, cinquecentomila denari di rame.
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Ostia (città antica)
Ostia fu una città del Latium vetus, porto della città di Roma, posta nelle vicinanze della foce del fiume Tevere. Prima colonia romana fondata nel VII secolo a.C. dal re di Roma Anco Marzio,Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, I, 5.
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Pessinunte
Pessinunte fu una città anatolica situata sull'alto corso del Sakarya (Sangarios), da cui si dice che il mitologico re Mida abbia dominato un grande regno frigio.
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Plinio il Vecchio
Caratterizzato da un'insaziabile curiosità, Plinio scrisse molte opere, tra cui si ricordano: il De iaculatione equestri; il De vita Pomponii Secundi, biografia in due libri del poeta tragico Publio Pomponio Secondo, di cui era devoto amico; i Bellorum Germaniae libri XX; gli Studiosi libri III, manuale sulla formazione dell'oratore; i Dubii sermonis libri VIII, su questioni grammaticali; e gli A fine Aufidii Bassi libri XXXI, sulla storia dell'Impero dal periodo in cui si interrompeva la storia di Aufidio Basso.
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Publio Cornelio Scipione
Si guadagnò il cognomen ex virtute di "Africano" a seguito della vittoriosa campagna in Africa, durante la quale sconfisse il generale cartaginese Annibale nella battaglia di Zama.
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Quinto Ennio
Viene considerato, fin dall'antichità, il padre della letteratura latina, poiché fu il primo poeta a usare il latino come lingua letteraria in competizione con il greco.
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Repubblica romana
La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.
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Roma
Roma (AFI) è la capitale dell’Italia. È il capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e disciplinato dalla legge dello Stato.
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Seconda guerra punica
La seconda guerra punica (chiamata anche, fin dall'antichità, guerra annibalica) fu combattuta tra Roma e Cartagine nel III secolo a.C., dal 218 a.C. al 202 a.C., prima in Spagna e Italia (per sedici anni) e successivamente in Africa.
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Senato romano
Il Senato romano (in latino Senatus) fu la più autorevole assemblea istituzionale nell'antica Roma, organo rimasto invariato nel corso delle trasformazioni politiche della storia dell'Urbe, il cui significato era assemblea degli anziani, e i cui membri erano chiamati Patres (nel significato di patrizio).
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Valerio Massimo
Nulla è certo della vita di questo autore, se non che proveniva da una famiglia povera, residente a Roma da alcune generazioni.
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Conosciuto come Publio Cornelio Nasica, Publio Scipione Nasica, Scipione Nasica.